C’è molto da imparare stando insieme ai 400 volontari che mandano avanti l’avventura quarantennale del Movimento per la vita e dei Centri di aiuto alla vita. La loro è un’umanità sorridenteallenata ad accogliere l’altro chiunque sia e comunque la pensi. L’azione alla quale si formano, anche in questi giorni di convegno nazionale in riva al mare d’Abruzzo, è orientata all’efficacia: sanno, tutti, che dal loro impegno dipende la vita di bambini.

E per accompagnarli alla nascita occorre prendersi cura delle ferite e delle angosce di madri spesso impreparate, oppresse, nel mezzo di pressioni insostenibili. Se lo Stato si facesse carico di un servizio così – un laicissimo sostegno alla vita – il saldo demografico registrerebbe cifre ben diverse.

Non è infatti solo una questione di bambini “salvati dall’aborto” ma, prima ancora, di sguardo sulla persona, quella della mamma come del figlio. Una scelta di campo in grado di cambiare un’intera società.

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Tutti i numeri dei Centri di aiuto alla vita

243: Le sedi del movimento attive in tutta Italia fino al 31 dicembre del 2018
770000: Le donne assistite dal 1975 ad oggi; 35 i bimbi nati in ogni Cav in un anno
80%: La quota di mamme che dopo il colloquio al Cav scelgono la vita
50%: L’aumento dei “Centri di aiuto alla vita” in Italia dal 1999 fino al 2018

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