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di Luciano Moia

Un Incontro mondiale con una formula inedita e multicentrica. Ecco la grande novità per l’Incontro di Roma 2022 che papa Francesco ha annunciato stamattina. Accanto alla sede principale dell’evento – che rimane certamente Roma – ci saranno tante iniziative locali nelle diocesi di tutto il mondo, analoghe a quelle che contemporaneamente si svolgeranno nella capitale italiana. Pur rimanendo infatti Roma la sede designata, ogni diocesi potrà essere centro di incontri locali per le proprie famiglie e le proprie comunità. Questo per consentire a tutti di sentirsi protagonisti, in un momento in cui è ancora difficile spostarsi per via della pandemia.

È stato papa Francesco in persona a presentare il decimo Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà dal 22 al 26 giugno 2022, L’ha fatto con un video messaggio diffuso poco fa. «Nei precedenti Incontri – spiega il Papa – la maggior parte delle famiglie restava a casa e l’Incontro veniva percepito come una realtà distante, al più seguita in televisione, o sconosciuta alla maggior parte
delle famiglie. Questa volta, avrà una formula inedita: sarà un’opportunità della Provvidenza per realizzare un evento mondiale capace di coinvolgere tutte le famiglie che vorranno sentirsi parte della comunità ecclesiale».

Ed è arrivato anche il logo dell’evento, promosso dal Dicastero laici, famiglia e vita e organizzato dalla diocesi di Roma. Il logo coloratissimo trasmette l’idea di una famiglia inclusiva, con il profilo anche di persone disabili e di anziani, incorniciate dal colonnato del Bernini.

L’Incontro mondiale, inizialmente previsto lo scorso anno, si terrà nel 2022, in un tempo di speranza e rinascita. D’altra parte il tema scelta dal Papa – “L’amore familiare: vocazione e via di santità” .- rimanda proprio a un concetto di impegno spirituale strattamente connesso alle relazioni coniugali e familiari.

L’Incontro mondiale verrà quindi realizzato in due modalità parallele. Roma rimarrà la sede principale, Nell’aula Paolo VI si svolgeranno, da mercoledì a sabato il Festival delle famiglie e il Congresso teologico-pastorale. Mentre domenica la Messa verrà celebrata dal Papa in piazza San Pietro. Parteciperanno, in particolare, i delegati delle Conferenze episcopali e dei movimenti internazionali impegnati nella pastorale familiare.

Ma contemporaneamente, nelle singole diocesi, i vescovi potranno attivarsi a livello locale, per programmare iniziative analoghe, a partire dal tema dell’Incontro ed utilizzando i simboli che la diocesi di Roma metterà a disposizione (logo, preghiera, inno e immagini.

«Si tratta di un’occasione preziosa – ha concluso papa Francesco – per dedicarci con entusiasmo alla pastorale familiare: sposi, famiglie e pastori insieme. Coraggio, dunque, cari Pastori e care famiglie, aiutatevi a vicenda per organizzare incontri nelle diocesi e nelle parrocchie di tutti i continenti».

«Nel corso degli anni – ha poi sottolineato il cardinale Kevin Farrell, prefetto del dicastero Laici, Famiglia e Vita – questo importante appuntamento ecclesiale ha visto una partecipazione di famiglie sempre crescente. Le migliaia di persone che hanno partecipato alle edizioni più recenti, con la ricchezza delle loro lingue, culture ed esperienze, sono state un segno eloquente della bellezza della famiglia per la Chiesa e per l’intera umanità. Occorre proseguire su questa strada, cercando di coinvolgere un maggiore numero di famiglie in questa bellissima iniziativa». Anche il cardinale vicario Angelo De Donatis ha insistito sull’importanza di «cogliere un’opportunità preziosa e unica per far ripartire con rinnovato slancio missionario e creatività la pastorale familiare, a partire dalle indicazioni che ci sono state date dal Papa in Amoris Laetitia, cioè con il coinvolgimento di sposi, famiglie e pastori insieme».

Fonte: Avvenire.it