I pronostici sulle partite di calcio attraverso piattaforme online sono le scommesse preferite dai giovanissimi. Come dimostra una recente indagine sugli studenti delle superiori

Più che il bar o la sala giochi, i minori che scommettono preferiscono soprattutto il divano di casa, dove, quasi sempre di nascosto dai familiari, smanettano per ore sullo smartphone collegato a una piattaforma online specializzata nell’azzardo. E puntano soldi magari guardando la diretta streaming di una partita di calcio. Ma anche no. Pronostici a raffica sul risultato finale, ma anche, in tempo reale, su quale squadra segna per prima, quanti gol si faranno durante i 90 minuti, oppure su un singolo calciatore, se segna, viene ammonito o espulso, per esempio. Soldi che si incassano all’istante sul proprio conto in caso di vittoria o, più spesso, si perdono con la stessa velocità come in una slot machine. Inoltre, chi gioca su Internet viene “aiutato” da bookmaker sulla base di quote che vengono continuamente aggiornate. E per la pratica del “play-in”, ci sono siti (pubblicizzati anche dai cartelloni elettronici a bordo campo negli stadi) che propongono, oltre alla Serie A anche Ligue, Bundesliga, Premier League, altri campionati e coppe europee.

Gioca online (a casa) il 49% dei minori, al bar il 43%, al tabacchi il 39% e nelle sale scommesse il 22%. Però c’è un mondo sommerso, come una pentola che ribolle. La chiamano “Generazione highlights”. Ma quanti sono gli adolescenti che soffrono di questa dipendenza? «Tantissimi, anche se non c’è consapevolezza, il fenomeno è in gran parte sottotraccia e poi si tratta di azzardo quasi sempre “legale”, consentito cioè dalle norme vigenti» spiega Renzo Taglietti, responsabile area dipendenze della cooperativa sociale Comunità Fraternità, impegnata a Brescia e provincia con progetti a sostegno dei più fragili.

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