di Amedeo Lomonaco, Vatican News

Quale mondo vogliamo lasciare alle nuove generazioni? Ai nostri bambini e ai nostri giovani vogliamo consegnare un deserto o un giardino? Vogliamo essere custodi o predatori delle risorse della Terra? Riecheggiano queste cruciali domande nel videomessaggio di Papa Francesco per il lancio della “Piattaforma di Iniziative Laudato si’”, un percorso rivolto a varie realtà: famiglie, comunità parrocchiali e diocesane, scuole e università, ospedali, imprese, aziende agricole ed istituti religiosi. “Un cammino di sette anni – spiega il Santo Padre – che vedrà impegnate in diversi modi le nostre comunità, perché diventino totalmente sostenibili, nello spirito dell’ecologia integrale”.

Sono sette gli obiettivi che accompagnano il cammino di questo programma operativo:

  1. La risposta al grido della Terra
  2. L’ascolto del grido dei poveri
  3. L’economia ecologica
  4. L’adozione di uno stile di vita semplice
  5. L’educazione ecologica
  6. La spiritualità ecologica
  7. L’impegno comunitario

Nel videomessaggio per il lancio della Piattaforma, presentata nella sala stampa della Santa Sede e in diretta streaming, il Pontefice rinnova l’esortazione, rivolta a tutte le persone di buona volontà e contenuta nella lettera enciclica promulgata nel 2015:  “prendersi cura della Terra, che è la nostra casa comune”. 

Da tempo, ormai, questa casa che ci ospita soffre per ferite che noi provochiamo a causa di un atteggiamento predatorio, che ci fa sentire padroni del pianeta e delle sue risorse e ci autorizza a un uso irresponsabile dei beni che Dio ci ha dato. Oggi, queste ferite si manifestano drammaticamente in una crisi ecologica senza precedenti, che interessa il suolo, l’aria, l’acqua e, in genere, l’ecosistema in cui gli esseri umani vivono. L’attuale pandemia, poi, ha portato alla luce in modo ancora più forte il grido della natura e quello dei poveri che ne subiscono maggiormente le conseguenze, evidenziando che tutto è interconnesso e interdipendente e che la nostra salute non è separata dalla salute dell’ambiente in cui viviamo.

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