di Maria Josè Mores, psicologa
L’amore: frutto del caso per gli antichi, un comandamento per i cristiani, qualcosa di sfuggente e non a tempo indeterminato per la nostra società liquida. La psicologa ci guida nella lettura del sentimento più importante della nostra vita
Innamorarsi per sempre è possibile? Credo sia una domanda che passa nella testa dei giovani innamorati i quali, se si guardano attorno nella società di oggi e dei nostri paesi, trovano una risposta piuttosto complessa e preoccupante che comprende conferme positive contro disconferme negative in aumento.
Da una parte vedi alcune coppie che sorridenti, celebrano i 25°, i 50° e addirittura i 60° di vita di coppia, che ti raccontano di essere ancora innamorati, dall’altra vedi crescere per contro il numero di separazioni e di divorzi tra le coppie che conosci, in tutte le fasi di età del matrimonio. Se poi leggi un po’ di analisi sociologiche sei informato sul fatto che le convivenze (nuovo modo di vivere la vita di coppia) che si poggiano sull’amore reciproco, senza la promessa di fedeltà fatta davanti al Sindaco o al Parroco, con a testimoni parenti e amici, sono ancora più fragili, sono più soggette statisticamente a chiudersi.
Così anche tutte le statistiche elaborate nei paesi europei, dove divorzi e secondi matrimoni sono nati prima che da noi, dicono che i matrimoni contratti dopo un precedente divorzio hanno un tasso di separazione superiore al primo matrimonio.
Ma allora è possibile che l’innamoramento duri? Negli anni ’80 Alberoni, con un libro da leggere anche oggi, “Innamoramento e Amore” rispondeva di sì, ad una condizione, e cioè che l’innamoramento diventi amore.
L’innamoramento è determinato dal nostro mondo emotivo, è privo di spiegazioni razionali, è possibile a tutte le età, è possibile innamorarsi anche della persona sbagliata, cioè della persona con la quale non è possibile condividere la vita vera fatta di tanti ingredienti concreti, casa, lavoro, figli, ecc., e non solo di emozioni, fondamentali nella vita della donna e dell’uomo ma non sufficienti per confrontarsi con la vita quotidiana.
Allora dall’innamoramento frutto della casualità, gli antichi greci dicevano causato da Cupido, angioletto dispettoso che ti colpisce a caso, è necessario passare all’esperienza dell’amore.
L’amore non è un puro fatto emotivo, non si poggia solo sulle sensazioni, ma è costruito passo dopo passo, integrato dal nostro mondo razionale che da sempre ci distingue dagli animali, simpatici ed intelligenti, ma privi di razionalità.
L’amore può diventare perfino un Comandamento, ce lo insegna Gesù, Figlio di Dio, grande psicologo, grande conoscitore dell’animo umano che ci ricorda che i due comandamenti fondamentali sono relativi all’amore e ci “comanda” di amare Dio e amare i fratelli come noi stessi.
L’amore dunque non è un fatto spontaneo ma è il risultato di tanti ingredienti che sono il nostro mondo emotivo, la nostra razionalità, il nostro volere, il nostro impegno quotidiano, la rinuncia al nostro egocentrismo, la nostra capacità di perdono e ha bisogno per continuare nel tempo di alcune umane competenze: in primo luogo il dialogo fatto di due abilità il saper ascoltare e il saper parlare.
Inoltre per amare veramente nel tempo una persona è indispensabile conoscerla e se conoscere se stessi non è così facile, conoscere un’altra persona è impresa ancor più difficile.
L’amore ha tante espressioni dipendenti “dall’oggetto” che si ama: amore paterno, amore materno, amore filiale, amore fraterno, amore per l’essere umano, amore per il creato, ecc.
L’amore di coppia ha una sua specificità che si esprime nell’intimità sessuale dove un uomo realizza a pieno la sua mascolinità grazie al rapporto che ha con la sua donna e una donna realizza a pieno la sua femminilità grazie al rapporto che ha con il suo uomo. Nell’amore di coppia la sessualità, intesa come intimità, reciproco riconoscimento e inno alla vita è ingrediente fondamentale tale da rendere nullo il matrimonio cristiano celebrato davanti a Dio e davanti agli uomini se essa totalmente assente nel rapporto tra i coniugi.
Innamorarsi è facile, amare è più complesso, amarsi per sempre è possibile ma richiede competenze plurime, tutte naturalmente presenti nell’essere umano e che necessitano di cura da parte di entrambi i membri della coppia, talvolta di qualche suggerimento da parte di coppie sagge e sempre della benedizione di Dio Padre.
Fonte: Il Popolo, settimanale della diocesi di Concordia-Pordenone