La Prima Assemblea Plenaria del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita parte del rinnovamento evangelico della Chiesa
“Non clericalizzare i laici e aprire un nuovo orizzonte per capire bene cosa è la donna nella Chiesa”, sono le due immagini che papa Francesco ha voluto lasciare – aggiungendole a braccio alla fine del suo discorso – ai partecipanti alla prima assemblea plenaria del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita che si è conclusa oggi in Vaticano.
L’incontro ha concluso in un certo senso la prima fase della vita del nuovo Dicastero nato nel 2016 raccogliendo le competenze dei Pontifici Consigli per i Laici e per la Famiglia. Come ha ricordato il card. Parolin, intervenuto venerdì 15 novembre, si tratta di uno dei frutti iniziali della Riforma della Curia Romana che giunge ad una sua piena maturazione.
Della collocazione della plenaria all’interno della riforma e, più in generale, del rinnovamento della Chiesa, aveva parlato anche il cardinal Farrell introducendone i lavori mercoledì 13 novembre. Il rinnovamento delle strutture, pur necessario, ha sottolineato il Prefetto, ha senso solo in ottica missionaria. “Il desiderio di portare a tutti il Vangelo di salvezza dev’essere il motore principale che ispira tutti i cambiamenti e tutte le riforme strutturali nella Chiesa”. In un certo senso – ha continuato il card. “Farrell – la missione del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita è molto semplice: “il nostro scopo deve essere sempre quello di aiutare tutti i fedeli laici, di ogni condizione e di ogni età, a vivere da cristiani ogni giorno”.
Uno degli scopi principali della Prima Assemblea è stato quello di permettere ai superiori ed al personale del Dicastero di conoscere più da vicino i membri e consultori (la cui lista può essere consultata qui).
Ad essi è stato chiesto di riflettere – a partire dalle riflessioni della prof.ssa Pilar Rio, di Matteo Truffelli e Laurent Landete – sulla missione e sull’identità dei laici nel mondo.
Durante i lavori, Membri e Consultori sono stati coinvolti nella pianificazione strategica del Dicastero. Divisi per lingua, hanno partecipato a gruppi di lavoro durante i quali hanno espresso la propria opinione sulle attività che il Dicastero porta avanti ed hanno offerto suggerimenti su nuove attività.
A questo proposito, durante l’udienza il Santo Padre ha precisato che: “Voi non siete degli “ingegneri sociali” o “ecclesiali”, che pianificano strategie da applicare in tutto il mondo per diffondere fra i laici una certa ideologia religiosa. Voi siete chiamati a pensare e agire da “fratelli nella fede”, ricordando che la fede nasce sempre dall’incontro personale con il Dio vivente e trae alimento dai Sacramenti della Chiesa. Qualsiasi formazione cristiana deve sempre poggiare su questa esperienza fondamentale dell’incontro con Dio e sulla vita sacramentale”.