Il Papa riceve in Sala Clementina i giudici e gli avvocati del Tribunale Apostolico e invita i pastori a difendere il matrimonio da ideologie e particolarismi
Sposi evangelizzatori, in movimento e in ascolto dello Spirito Santo, maestri di prossimità e gratuità, sposi testimoni capaci di essere lievito.
Così Francesco inaugura l’Anno giudiziario, davanti ai membri del Tribunale Apostolico della Rota Romana, presentando Aquila e Priscilla, descritti negli Atti degli Apostoli, come un modello santo di vita coniugale. La Chiesa deve evitare una “pastorale di élite che dimentica il popolo” ha affermato papa Francesco nell’udienza alla Rota Romana suggerendo che ci sono “coppie di sposi cristiani” che possono diventare “missionari umili a raggiungere piazze e metropoli nelle quali la Parola di Gesù non giunge e non penetra” e possono “svegliare dal torpore i pastori fermi, bloccati dal piccolo circolo dei perfetti. Il Signore è venuto a cercare i peccatori e non i perfetti”, ha sottolineato il Pontefice.
La Chiesa non può “rassegnarsi” a essere “una Chiesa di pochi, solo lievito isolato” e un nuovo impulso alla pastorale può arrivare dalle coppie di sposi cristiani che con la loro vita testimoniano la fede. “L’azione apostolica delle parrocchie può illuminarsi della presenza di sposi”, come era nelle prime comunità cristiane, sull’esempio di Aquila e Priscilla che non erano “mai fermi, erano sempre in movimento, certamente con prole”, da come sono rappresentati nell’iconografia. “I pastori – è l’auspicio del Papa – si lascino illuminare dallo Spirito anche oggi affinché si avveri l’annunzio salvifico da parte di coppie spesso pronte ma non chiamate” dalla Chiesa.
Fonte: Avvenire