di Flora Garlato
Sono circa 25 nella nostra Diocesi i percorsi di preparazione al Matrimonio cristiano che vengono organizzati a volte a livello di Forania o di Unità pastorale, altre volte dalle singole Parrocchie. Sempre più ad accompagnare chi fa questa scelta sono equipes, formate dal sacerdote e da alcune coppie di sposi, che seguono insieme tutti gli incontri
Sono trascorsi otto ani da quando la Conferenza episcopale italiana ha pubblicato gli Orientamenti pastorali sulla preparazione al Matrimonio e alla famiglia e gradualmente le indicazioni suggerite a chi accompagna i fidanzati nella scelta di sposarsi in Chiesa stanno trovando spazio anche all’interno della nostra Diocesi. Anche se non si può pensare ancora che si tratti di un patrimonio pienamente condiviso, si può notare come la fisionomia dei percorsi per i fidanzati nel tempo abbia conosciuto delle trasformazioni e che lo schema di tipo scolastico (lezioni frontali tenute da relatori sempre diversi, a coppie in ascolto) sia stato quasi ovunque abbandonato.
Sono circa 25 nella nostra Diocesi i percorsi di preparazione al Matrimonio cristiano che vengono organizzati a volte a livello di Forania o di Unità pastorale, altre volte dalle singole Parrocchie.
Sempre più ad accompagnare chi fa questa scelta sono equipes, formate dal sacerdote e da alcune coppie di sposi, che seguono insieme tutti gli incontri, in diversi casi condividendo anche la fase della loro programmazione e gestione.
L’apporto di esperti esterni è stato ridimensionato e in alcune realtà abbandonato, per lasciare il posto alla presenza costante dei componenti dell’equipe che si pongono come compagni di strada di chi sta compiendo il percorso. A volte sono proprio le case degli sposi accompagnatori il luogo in cui si fa la prima conoscenza dei fidanzati o si condivide qualche passaggio all’interno dell’itinerario.
L’obiettivo di fondo è quello di non lasciar cadere un’occasione propizia per proporre a coppie che spesso non frequentano da tempo la comunità ecclesiale l’immagine di una Chiesa capace di farsi loro compagna di strada.
La sfida è portarle a riscoprire quanto la presenza del Signore nella loro scelta d’amore possa aggiungere significato e sostanza a quanto di bello stanno già vivendo nell’esperienza di coppia.
La proposta di temi che partono dalle esigenze umane e dagli interrogativi presenti nella loro vita approda alla riscoperta della Parola di Dio, della preghiera fatta insieme, del valore del Sacramento. Anche i momenti conviviali – previsti in quasi tutti i percorsi – diventano occasioni preziose per approfondire le relazioni nel gruppo, condividere esperienze, stringere nuove amicizie.
Per dare spazio a tutto ciò in alcune realtà si è scelto di collocare gli incontri al pomeriggio del sabato o della domenica o di trascorrere insieme un’intera giornata o un week end, in modo che il tempo a disposizione permetta di approfondire meglio le proposte e coltivare con più calma le relazioni.
La tendenza al calo dei matrimoni religiosi che si osserva negli ultimi anni e la riduzione del numero di fidanzati che frequentano i percorsi può anche essere vissuta come opportunità per curarne maggiormente l’ accompagnamento, adattandolo alla fisionomia specifica del gruppo, con un’attenzione particolare alle diverse esperienze delle coppie. Le equipes che accompagnano i fidanzati hanno a disposizione una notevole ricchezza di materiali a cui attingere e di spunti da suggerire anche grazie al rinnovato sito del Servizio per la Famiglia e la vita, che può dare un prezioso supporto per la preparazione degli incontri
Fonte: Il Popolo, settimanale della diocesi di Concordia-Pordenone