Nei giorni del convegno nazionale del Movimento per la Vita, protagonisti i giovani che animano un servizio di ascolto e di incontro con ragazze alle prese con i dubbi su una gravidanza
«Gravidanza? Non sai cosa fare? Possiamo parlarne insieme!». Nell’oceano del Web quella di Sos Vita è un’isola di serenità. Sullo sfondo c’è il volto di una giovane donna sorridente e, in fondo a destra, basta un clic per iniziare a chattare con un operatore disponibile ad ascoltare: «Potrai rivolgerti a noi e parlare in totale riservatezza delle difficoltà che stai incontrando, sicura d’essere compresa e sostenuta».
Sos Vita Web, nato nel 2015 accanto al numero verde telefonico di Sos Vita Verde, è in continua crescita, specie nell’ultimo anno, quando la pandemia ha reso ancora più crudeli le solitudini e – soprattutto per i più giovani – Internet sembra a volte l’unica compagnia fedele. «Si avverte soprattutto tanta solitudine.
Alle donne che si rivolgono a noi cerco di far capire che non sono mai sole, che sono importanti, che valgono molto. In quel momento stanno parlando con me e, se sono incinte, hanno una nuova vita con sé. Quindi, in quel momento, siamo almeno in tre». Maggie ha 33 anni, è un’educatrice di asilo nido e vive vicino a Firenze. Si è avvicinata al Movimento per la Vita (MpV) attraverso un gruppo universitario, e da qualche tempo, dopo un serio periodo di formazione, ha iniziato a dare il suo contribuito con la chat.
Nei giorni del 40° Convegno nazionale (online) del MpV, dei Centri aiuto alla Vita e delle Case di accoglienza, che si conclude oggi con il forum europeo di «Uno di noi», sono esperienze come la sua che mostrano la creatività di questo specialissimo popolo di volontari. «È importante far capire quanto sia importante questo strumento peculiare – spiega Maggie –. Ora più che mai sento che questo servizio di volontariato sia una risposta urgente alla situazione attuale».
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