Si può partire dalla parola guerra? Come spiegarla ai bambini? E cosa fare se il piccolo manifesta ansia o tristezza dopo il racconto? A queste ed altre domande risponde lo psicologo Ezio Aceti
Ci sono domande che non conoscono risposte, ma anche interrogativi dinanzi ai quali non si può restare in silenzio. Il tentativo di comunicare è naturale e nobile, fa parte dell’essenza di ogni persona. Essere umano, dunque, vuol dire essere anche linguaggio, parole, dialogo. Significa non ignorare i dubbi, conoscere le cause, non dimenticare la storia. Quando però sono le creature più piccole a sentir parlare di una tragedia indicibile quale la guerra, saper intervenire puntualmente, raccontare nel modo giusto, diventa un fattore imprescindibile. Come spiegare, dunque, ai bambini cos’è la guerra? Come farlo con particolare riferimento al conflitto in corso in Ucraina? Lo spiega lo psicologo Ezio Aceti, fondatore dell’associazione Parvus, che si occupa di terapie infantili e supporto alla genitorialità.
Autore dell’intervista è Andrea De Angelis
Fonte: Vatican News (include la trascrizione dell’intervista)