Una prosperità che includa tutti, la centralità dei beni comuni, il cambiamento delle regole dei mercati finanziari, la produzione di valore sociale. Questi alcuni punti concreti suggeriti nell’intervista dal presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, all’indomani della forte catechesi del Papa, ieri all’udienza generale. Anche la famiglia al centro, sottolinea Zamagni
Ampia risonanza hanno avuto le parole del Papa, ieri, all’udienza generale, sulle conseguenze di una “crescita economica iniqua” che ha portato a “un’economia malata” per la quale nel mondo pochi, ricchissimi, possiedono più di tutto il resto dell’umanità. Non solo. Ricordando i tanti bambini che nel mondo muoiono di fame o non hanno accesso all’istruzione, Francesco ha esortato, con decisione, a uscire migliori dalla crisi. Disuguaglianze sociali aggravatesi con la pandemia e indifferenza per i danni inflitti al Creato sono una cartina tornasole di questa situazione. Sulla ricchezza degli spunti della sua catechesi, si sofferma Stefano Zamagni, economista, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Ascolta/leggi l’intervista rilasciata a Vatican News documentate nell’articolo di Debora Donnino, nella quale Zamagni ribadisce l’importanza di rimettere la famiglia al centro.