E’ un forte invito a rinnovare la Chiesa perché diventi una rete capillare di famiglie che annunciano il Vangelo quello che il Papa ha rivolto saboto 30 novembre ricevendo in udienza i circa 400 partecipanti al corso promosso dal Tribunale della Rota Romana. Francesco sottolinea anche che la Chiesa è vicina ai coniugi in crisi, da non trattare con approccio meramente burocratico

Davanti alle “ferite sanguinanti” delle coppie di sposi che si trovano in situazioni dolorose, la Chiesa non passerà mai oltre. Nell’intenso discorso ai circa 400 partecipanti al Corso promosso dal Tribunale della Rota Romana, il Papa si concentra su due focus: da una parte assicura la sollecitudine materna della Chiesa dinanzi alle ferite delle coppie di sposi, e dall’altra ricorda che il matrimonio cristiano è legato alla missione di annunciare Cristo e dunque la formazione deve coltivare questa vocazione. Da qui il Papa esorta i pastori a sostenere questo processo perché “la Chiesa si rinnovi” diventando comunità di famiglie missionarie. Centrale per questo, come per il discernimento nelle cause ecclesiastiche, l’opera dello Spirito Santo.

Papa Francesco ai partecipanti al corso promosso dal Tribunale della Rota Romana il 30 novembre 2019

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Coltivare la chiamata a essere testimoni del Vangelo come sposi

Il Papa ricorda che San Paolo paragona il matrimonio cristiano all’unione di Cristo con la Chiesa, suo corpo, che egli ama fino al sacrificio della croce. Pertanto i coniugi cristiani sono chiamati “a camminare con la Chiesa e nella Chiesa, a camminare insieme nella via della santità”, vivendo il matrimonio cristiano come “un cammino di fede”, unione intima degli sposi che sono “le colonne” della Chiesa domestica, dice richiamandosi al Concilio Vaticano II, ad Amoris laetitia e alla Familiaris consortio di San Giovanni Paolo II. Nelle comunità parrocchiali e diocesane  – prosegue – si avverte sempre più oggi la necessità di quel prezioso ministero degli sposi nella Chiesa: “un ministero missionario che annuncia che Cristo è vivo e operante”. “Questo Sacramento non si improvvisa”, chiarisce però Papa Francesco, ma bisogna prepararsi da fidanzati. Non è infatti sufficiente solo raggiungere una buona integrazione psicologica, affettiva, relazionale e progettuale.

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