“Il mondo non ha bisogno di legalismo, ma di cura. Ha bisogno di cristiani con il cuore di figli. Ha bisogno di cristiani con il cuore di figli: non dimenticatevi questo (Papa Francesco, Ud. gen. 20 giugno 2018)”
Le Dieci Parole sono un’esperienza molto arricchente che aiuta il giovane o la coppia a riscoprire la propria umanità e la propria fede in relazione al progetto che Dio ha su ciascuno. Coloro che in questi anni li hanno frequentati, se potessero, li rifarebbero subito perché a molti ha dato senso e addirittura cambiato la vita.
Diffuse in tutta Italia in più di 60 diocesi, da noi vengono proposte da don Fabio Magro e don Davide Brusadin assieme ad un’equipe di giovani.
La differenza tra parola e comando – spiega don Fabio Rosini, ideatore di questo percorso – è quella fra la relazione e l’estraneità: “la distinzione” sottolinea don Fabio “viene illuminata profondamente e cambia tutta la prospettiva della fede nel Dio di Gesù Cristo: un Padre, non un tiranno. E questa distinzione è il passaggio dal falso cristianesimo al cristianesimo autentico”.
Non è un caso che è la parola figlio sia la più ripetuta probabilmente in tutte le catechesi. “Il poter ricondurre tutta la logica dell’obbedienza a Dio da una mentalità da sudditi”- dice don Fabio – “ad una fiducia da figli dipende dall’immagine che si ha di Dio”. Non siamo sudditi dunque, ma figli e il Decalogo non è “l’istruzione fredda di quello che va fatto, ma sono il rapporto di un Padre col figlio, un Padre che istruisce il Figlio sulla vita e nel momento stesso in cui gli parla della vita, in realtà sta entrando in relazione con lui per crescerlo, per allevarlo“.
Ascolta l’intervista a don Fabio Rosini rilasciata nel febbraio 2019 a Vatican News