Gentile direttore,
l’incontro che il Forum delle associazioni familiari ha avuto al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è forse il più significativo di una serie di appuntamenti nei quali siamo stati impegnati a sollecitare le istituzioni affinché il problema denatalità potesse diventare non un tema, ma “il” tema per l’opinione pubblica e le agende dei decisori.
Oltre all’incontro di martedì 11 febbraio con la prima carica dello Stato, c’è stato quello con la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati alcune settimane fa, in un evento sull’«inverno demografico» in Senato; ho personalmente incontrato i leader politici dei partiti, nessuno escluso. Tutti si sono detti preoccupati e pronti – almeno a parole – a fare qualcosa.
Tutte le forze politiche hanno aderito al “Patto per la natalità”, da noi lanciato nel gennaio 2018; ora i partiti sono d’accordo sull’assegno unico per figlio che noi per primi abbiamo proposto, alcuni mesi fa. Dopo anni di paziente lavoro di pungolo del nostro Forum, finalmente si parla di natalità.
Che cosa manca allora? C’è da mettere le risorse necessarie nel piano famiglia che il Governo sta varando. Il presidente Conte e il ministro Gualtieri devono dare un segnale sulle concrete priorità di esecutivo e Mef. L’analisi è chiara da vent’anni: è tempo di sintesi. Tutti i grandi giornali, a cominciare dal suo che lo fa da sempre, hanno dato visibilità a questo tema – e ve ne siamo grati – con editoriali, interventi e pagine. D’altronde, il dato del declino demografico è incontrovertibile.
Fra mille anni, gli studiosi guarderanno a quest’epoca chiedendosi com’è possibile che uno dei Paesi più ricchi e culturalmente dotati al mondo si sia lasciato morire, lentamente, fino all’estinzione. Il Forum Famiglie, come sempre, sarà megafono dei nuclei familiari che con i loro figli contribuiscono in modo decisivo – come ci ha ricordato Mattarella – all’esistenza stessa dello Stato. Abbiamo organizzato il 15 maggio prossimo a Roma, nella Giornata internazionale della Famiglia, gli Stati Generali della Natalità con l’obiettivo di mettere le principali realtà nazionali attorno a un tavolo e con esse iniziare a progettare un domani demografico diverso.
La politica, però, ha il dovere di anticipare le tendenze. Ecco perché, da subito, è importante dare a ogni figlio un valore indipendente dal reddito: un nuovo nato non è una “bega” dei suoi genitori, ma anche un “bene comune” che contribuirà a pensioni, PIL, sviluppo socio-culturale del Paese. Non vogliamo rassegnarci a vedere i nostri figli su Skype, mentre vanno all’estero a realizzare i loro sogni lavorativi e familiari, delusi da un’Italia sorda alle loro aspirazioni: un conto è emigrare per scelta, un altro farlo per necessità. Grazie, fin d’ora, per l’attenzione che la sua testata continuerà a dare alle nostre sollecitazioni e, ne siamo certi, anche ai prossimi Stati Generali della Natalità.
Presidente nazionale Forum delle associazioni familiari
Fonte: Avvenire
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