Nella relazione di coppia, durante la fase dell’innamoramento, di solito siamo affascinati dal partner a tal punto che vediamo solo pregi in lui. La comunicazione avviene tramite gesti affettuosi, parole dolci e consenzienti, pensieri positivi indirizzati sempre a favore dell’altro. Quando, però, comincia la cosiddetta routine, all’interno del matrimonio o della convivenza, improvvisamente ci accorgiamo dei difetti dell’altro, delle eventuali mancanze che sicuramente sono normali, frutto dell’abitudine, ma che al risveglio dalla fase iniziale ci sembrano anomali in quanto abituati a vivere l’io, che adesso è diventato noi: in questo momento gioca un ruolo importante la comunicazione, appunto, perché per condividere un cammino insieme è necessario comprendere le modalità attraverso le quali i partner desiderano essere amati.
Ci si può chiedere: che cosa mi fa sentire amato? E come posso dimostrarlo al mio lui/lei? Gary Chapman, counselor della relazione, laureato in antropologia con master e dottorati in filosofia ed educazione religiosa, ha scritto diversi libri sulla vita della famiglia, tenendo seminari in tutto il mondo, ma quello più famoso, tradotto in diverse lingue, si intitola I cinque linguaggi dell’amore. Chapman sostiene che ci sono cinque modalità, che egli chiama “linguaggi”, per comunicare il nostro amore, e fra essi ci sarà sicuramente il nostro preferito che può servirci per venirsi incontro e dimostrare la nostra volontà di coltivare l’amore infinitamente. Ma quali sono questi linguaggi? Osserviamoli attentamente uno a uno.

Autore: Gary Chapman
Titolo: I cinque linguaggi dell’amore. Come dire «ti amo» alla persona amata
Traduttore: F. Valenti, M. Valenti
Editore: Elledici
Collana: Matrimonio e famiglia
Anno edizione: 2001
Pagine: 160 p.
EAN: 9788801023725