L’antropologia biblica indaga la storia della salvezza, non dà indicazione pastorali. «Ha equivocato chi ha letto nel nostro studio svolte clamorose su temi coniugali o sull’omosessualità»

Poligamia, matrimoni misti, divorzio, adulterio, omosessualità. Il quadro antropologico con cui la Chiesa guarda oggi a questi temi è ben noto. Ma come si è sviluppata l’intelligenza della fede, dalle tradizioni dell’Antico Testamento ai nostri giorni, sui questioni che toccano da vicino relazioni personali, affetti e, anche, trasgressioni?

Il documento preparato dalla Pontificia Commissione biblica su mandato del Papa risponde da un lato a sollecitazioni già formulate dal Vaticano II e, dall’altra, a una precisa richiesta di papa Francesco, nella convinzione che solo un quadro esauriente sull’antropologia biblica possa costituire «base autorevole per gli sviluppi delle discipline filosofiche e teologiche», come scrive nella presentazione il cardinale Luis Ladaria Ferrer che della Pontificia Commissione biblica è il presidente.

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