Riportiamo la sintesi degli interventi registrati all’assemblea generale del Forum Famiglie sabato 15 maggio, tenutasi in modalità streaming. Tutti riconoscono il valore insostituibile della famiglia, che però a volte sembra scomparire e diventare invisibile, diversamente da quanto avviene per altri soggetti di cui si compone la società …

De Palo (Forum), “puntiamo sul Parlamento per migliorare il decreto del governo a sostegno delle famiglie”

“Come Forum non siamo minimamente contenti di come è andato il decreto del governo a sostegno dell’economia colpita dalla pandemia. Gli 80 miliardi complessivi stanziati saranno sulle teste delle famiglie italiane, in particolare dei figli, e saranno a deficit”. È quanto affermato dal presidente del Forum delle Associazioni familiari, Gigi De Palo, durante l’Assemblea generale, tenuta in modalità streaming in osservanza delle norme sanitarie, promossa in occasione della Giornata internazionale della famiglia che si celebra oggi. De Palo ha poi dichiarato: “Abbiamo fatto sentire la nostra voce ma il Consiglio dei Ministri ha ritenuto di non prendere in considerazione alcuna indicazione. È il primo tempo. È inutile rassegnarci, come è inutile indignarsi”. Ora, ha detto il presidente, “c’è il secondo tempo da giocare. Noi abbiamo iniziato già a trovarci per scrivere emendamenti, perché c’è un Parlamento che in questa fase è stato, non dico esautorato, ma messo in secondo piano perché l’urgenza della situazione ha spinto Conte e il Consiglio dei Ministri ad intervenire in maniera diretta”. Secondo De Paolo è necessario “valorizzare i parlamentari perché sono loro ad essere stati eletti in nostra rappresentanza”: “Per questo – ha concluso – invito tutte le associazioni, i Forum regionali, a prendere già contatto con i parlamentari di riferimento delle loro regioni, per sensibilizzarli a migliorare in Aula il provvedimento economico”.

Blangiardo (Istat), “rilanciare la famiglia come dovere morale per il futuro del Paese”

“L’emergenza sanitaria ha comportato un drastico calo della natalità andando ad aggravare una situazione, quella italiana, già particolarmente critica. L’unico modo per contrastare questa dinamica demografica è promuovere delle politiche concrete di sostegno per le famiglie”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, durante l’Assemblea generale del Forum delle associazioni familiari, che si è tenuta oggi in occasione della Giornata internazionale della famiglia. Blangiardo si è poi soffermato sui fattori che sono alla base di questo fenomeno: “Secondo l’Istat la conciliazione tra vita quotidiana e lavoro resta ancora difficile. Il 31,5% delle donne tra i 25 e i 49 anni, infatti, è senza occupazione e non la cerca per motivi legati alla maternità. Per quanto riguarda i padri, la quota di chi ha lasciato il lavoro per i figli è invece dell’11%”. “Tra l’altro – fa notare – c’è un alto rischio di povertà per coloro che scelgono di assumere responsabilità familiari”. L’esperienza di altri Paesi, ha concluso, “ci ha però dimostrato che lavoro e famiglia si possono conciliare. Sarebbe quindi necessario perseguire quelle modalità normative, economiche, culturali per non dover continuare a guardare al futuro con preoccupazione. Rilanciare la famiglia è infatti un dovere morale per lo sviluppo del Paese”. Lo psicoanalista Massimo Recalcati, si è infine soffermato sull’approccio educativo con il quale sono state costrette a misurarsi le famiglie italiane, in relazione alla straordinarietà di questo tempo.

Bonetti (ministra), “denatalità sintomo di un Paese che ha perso la speranza nel futuro”

“Promuovere delle politiche al servizio delle famiglie che siano davvero efficaci nel loro risultato rappresenta il bene del Paese, soprattutto in questo momento storico”. Lo ha affermato la ministra della Famiglia, Elena Bonetti, intervenendo all’Assemblea generale del Forum delle associazioni familiari, che si è tenuta oggi in streaming in occasione della Giornata internazionale della famiglia. Secondo la ministra, “mai come ora le famiglie sono quello che la nostra stessa Costituzione aveva definito: l’embrione fondamentale su cui si costituisce la dimensione comunitaria e sociale”. “In tempo di pandemia – ha sottolineato – sono state luogo di educazione, di lavoro, di cura. L’applauso dalle finestre è stato un riconoscimento di questo valore fondamentale”. Ma questa situazione di emergenza, ha proseguito Bonetti, “ci chiama ad una nuova responsabilità che è quella di riconoscere ciò che è accaduto. Abbiamo perso quei legami di connessione consolidati negli anni, che ci hanno mostrato come l’umanità non possa essere vissuta e riconosciuta in modo settorializzato. Oggi serve investire nella dimensione della relazione tra le persone. E la famiglia è il luogo generativo principale di esse”. La ministra Bonetti ha fatto quindi notare l’importanza di promuovere il protagonismo femminile “in una visione che vede la donna libera di esprimere se stessa nell’esperienza della maternità e nello stesso tempo in ambito istituzionale, sociale e lavorativo”. E ha concluso: “Il tema della denatalità è una delle piaghe più grandi che dobbiamo affrontare. Ma attenzione non è solo un grave problema. È il sintomo della fatica che facciamo come Paese di declinarci al futuro. Dobbiamo riconsegnare al Paese, partendo dalle famiglie, la ragione di questa speranza”.

Card. Bassetti (Cei), “le Istituzioni sappiano fare scelte coraggiose e lungimiranti”

“Come Chiesa, ma anche come Istituzioni, è necessario intervenire per evitare il baratro delle famiglie, che sono di fatto il Paese e non possono rischiare di pagare il prezzo più alto della crisi post Covid-19”. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Gualtiero Bassetti, intervenendo all’Assemblea generale del Forum delle associazioni familiari, che si è tenuta oggi in streaming per la Giornata internazionale della famiglia. “Auspichiamo – ha proseguito il card. Bassetti – che le Istituzioni sappiano fare scelte coraggiose e lungimiranti di politiche che rimettano al centro la famiglia, indipendentemente dalla visione laica o religiosa in cui ci si ponga. Dimenticarsi di loro, rilegarle in un angolo, sarebbe un vulnus, un difetto, che non renderebbe giustizia ai 26 milioni di nuclei familiari che sono in Italia”. Nel mezzo di questa pandemia, ha sottolineato il presidente della Cei, “le famiglie italiane, vere e proprie chiese domestiche, si sono confermate non solo il tessuto connettivo ma anche il cuore pulsante della vita nazionale. Padri e madri hanno dovuto improvvisarsi insegnanti, informatici, fare la spesa per i genitori anziani”. Questi sacrifici, ha ribadito Bassetti, “meritano riconoscenza perché le famiglie sono state un vero ammortizzatore sociale per tutti, Stato compreso”. “Le famiglie, infatti – ha proseguito – fanno risparmiare sul bilancio statale, con il loro gratuito, silenzioso, efficace lavoro di cura, educazione, attenzione alla crescita dei figli che poi domani saranno medici, ricercatori, politici, sacerdoti, professionisti, i contribuenti della nostra società”. Il card. Bassetti nel ricordare come le famiglie nella storia siano sempre riuscite a risollevarsi anche di fronte alle epidemie, alle guerre, ha concluso: “Il momento è difficile, ma con l’impegno di tutti e con lo spirito giusto è possibile risorgere”.

Casellati, “occorre costruire un nuovo modello di sviluppo sociale ed economico per l’Italia del futuro”

“Nella pandemia le famiglie hanno garantito la tenuta della società, sorretto l’impalcatura del Paese e consentito l’applicazione delle misure anti contagio. La loro funzione sociale ne è risultata rafforzata”. Così la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in un videomessaggio trasmesso durante l’assemblea generale del Forum delle associazioni familiari, tenuta in modalità streaming in osservanza delle misure anticontagio, promossa in occasione della Giornata internazionale della famiglia che si celebra oggi. Ad intervenire fra gli altri, il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti e la ministra per la famiglia, Elena Bonetti. A moderare, il presidente nazionale del Forum, Gigi De Palo.
“Le famiglie – prosegue – hanno sopportato il peso maggiore delle difficoltà quotidiane sia personali che economiche. Si sono prese cura dei figli, degli anziani, delle persone disabili e dei malati. Centro di vera solidarietà”. Tutte le donne, sottolinea la Casellati, “si sono fatte carico di ogni bisogno con energia, coraggio e generosità. Si sono rese protagoniste di una nuova resistenza”. Ma le nuove modalità di organizzazione del lavoro, sicuramente un’opportunità durante l’emergenza, precisa, “non possono tuttavia significare per le donne un ritorno al passato, ricacciandole dentro casa e con ciò vanificando il loro cammino di emancipazione”. Secondo la presidente del Senato “occorre costruire attorno alla famiglia e al lavoro femminile un nuovo modello di sviluppo sociale ed economico dell’Italia del domani”: “Penso – ha sottolineato – al problema della denatalità che gli effetti della pandemia ha aggravato allargando la distanza tra il desiderio di diventare genitori e la possibilità concreta di farlo. Alla necessità di una scuola che sia messa in grado di svolgere il suo ruolo formativo ed educativo senza deleghe improprie alle famiglie”. “Investire su di esse, significa investire sulle fondamenta stesse della nostra crescita come popolo e come Nazione”, ha concluso Casellati.

Massimo Recalcati: “la famiglia è una necessità della forma umana della vita”

https://www.youtube.com/watch?v=MWMLrj-kt3s

Fonte: AgenSIR