di Elisabetta Carrà, docente di Sociologia della famiglia e dei servizi alla persona presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore

Nel Dizionario della Dottrina sociale della Chiesa, Elisabetta Carrà si sofferma sulla ricerca intrapresa dall’Università Cattolica riguardante anche le politiche famigliari

Il FamILens (Lente dell’Impatto Familiare) è un modello sviluppato da un gruppo di ricercatori del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica, ora oggetto di un articolato progetto di ricerca finanziato dall’ateneo (Linea D.3.2 – 2022). Il presupposto su cui si basa è che ogni politica e ogni pratica, anche se è pensata per soggetti individuali, ha una ricaduta diretta o indiretta sulle relazioni familiari in cui ogni persona è inserita: è quindi essenziale che i policymaker e gli operatori sociali si dotino di strumenti idonei ad analizzare, prevedere e valutare le ricadute sulle famiglie di provvedimenti e interventi per garantire lo sviluppo delle funzioni insostituibili che la famiglia svolge per la società. In considerazione di questo, il FamILens appare come uno strumento adeguato a rendere la società a misura di famiglia e affermare la priorità della famiglia sullo Stato, come auspicato dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa (213).

I 6 principi in cui si articola (1. Responsabilità delle famiglie, 2. Stabilità delle famiglie, 3. Relazioni familiari, 4. Diversità delle famiglie, 5. Coinvolgimento delle famiglie, 6. Promozione delle reti familiari) – fondati su una solida base scientifica suffragati da un’ampia letteratura internazionale – trovano una chiara risonanza nel Magistero e in particolare in quello di Papa Francesco. Se il primo principio richiama quello di sussidiarietà (Quadragesimo Anno, 1931), il secondo, il terzo e il quarto sono in profonda sintonia con l’Amoris laetitia in cui Papa Francesco invita a “rischiarare crisi, angosce e difficoltà”, ad accompagnare i fidanzati e gli sposi, insegnando a “negoziare” (220), a prestare attenzione alle diverse forme di fragilità che pongono nuove sfide alle famiglie e alla pastorale che deve prendersene cura (cap. 2). Nel quinto e sesto principio troviamo invece una chiara sintonia col recente progetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, il Family Global Compact (2023), in cui una parte rilevante è dedicata al protagonismo delle famiglie, “contributori attivi al benessere sociale e comunitario” (p. 41), e al riconoscimento dell’importanza dell’associazionismo familiare. Le forti assonanze tra FamILens e pensiero cristiano avvalorano la tesi che le indicazioni della Chiesa su come perseguire il bene della famiglia tracciano la strada a chi a livello politico e sociale si adopera per perseguire il bene comune.

Ascolta il podcast del Dizionario della Dottrina sociale della Chiesa

Fonte: Vatican News