“𝐶𝑖𝑎𝑜 𝐺𝑖𝑔𝑖! 𝑁𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑚𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜: ℎ𝑎𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖𝑚𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑑𝑖, 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑔𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑏𝑜𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒, 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑎, 𝑖𝑛𝑠𝑜𝑚𝑚𝑎…𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑑𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒?
𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒̀ 𝑖𝑜 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑖 𝑑𝑎𝑟𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖 5-6 𝑚𝑒𝑠𝑖 𝑎 𝑐𝑜𝑝𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑒. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑐𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑒 𝑎 𝑛𝑜𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑐𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑔𝑎𝑔𝑔𝑖𝑎𝑡𝑖 𝑠𝑢𝑖 𝐶𝑜𝑣𝑖𝑑 𝑐𝑜𝑛 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑣𝑎𝑛𝑡𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑠𝑖 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑑𝑖 “𝑠𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑛𝑠𝑜”, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒̀ 𝑛𝑜𝑖 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑚𝑚𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛 𝑠𝑜𝑙𝑑𝑜 𝑖𝑛 𝑝𝑖𝑢̀. 𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑡𝑖 ℎ𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑣𝑖𝑑𝑒𝑜 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 ℎ𝑜 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜.
𝑈𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜𝑙𝑖! 𝐷𝑖𝑚𝑚𝑖 𝑡𝑢 𝑐𝑜𝑚𝑒! 𝐶𝑖𝑜𝑒̀ 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜 𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖 𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑎𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑜 𝑠𝑒 𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑒 𝑑𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑟𝑖𝑜, 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑜 𝑔𝑖𝑟𝑜 𝑢𝑛 𝑡𝑜𝑡 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑑𝑖 𝑎𝑙 𝑚𝑒𝑠𝑒 𝑎 𝑡𝑒 𝑒 𝑡𝑢 𝑙𝑖 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑖𝑠𝑐𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑟𝑖𝑡𝑖𝑒𝑛𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑜𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑢𝑛𝑜. 𝐼𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑓𝑒𝑟𝑖𝑟𝑒𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑛𝑜𝑛𝑖𝑚𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒, 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑠𝑒 𝑡𝑢 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑑𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑢𝑛’𝑜𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒𝑟𝑜 𝑖𝑛 𝑑𝑒𝑏𝑖𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑚𝑎 “𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑃𝑟𝑜𝑣𝑣𝑖𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎” (𝑚𝑒𝑡𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑖̀).
𝐷𝑖𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑢𝑜𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑢 𝑢𝑛 𝑏𝑢𝑑𝑔𝑒𝑡 𝑑𝑖 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑎 2000 𝑒𝑢𝑟𝑜 𝑎𝑙 𝑚𝑒𝑠𝑒. 𝑃𝑜𝑖 𝑐𝑖 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑎 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜…𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑖 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑚𝑎 𝑚𝑖 𝑑𝑒𝑣𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒.
𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑡𝑜!”
Questo il testo di una lettera arrivata nei mesi scorsi a Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie, che ha deciso di renderla pubblica il 24 dicembre per annunciare un progetto di solidarietà “dalle famiglie per le famiglie”, che prenderà avvio prossimamente. “Tutto nasce da questa lettera ricevuta lo scorso marzo – spiega -. Chiaramente ho subito messo in contatto la giovane dottoressa con una famiglia che ci chiedeva aiuto. Nei giorni scorsi sono arrivate altre lettere di famiglie che, avendo un contratto di lavoro da dipendente, mettevano a disposizione anche metà delle loro entrate per famiglie i cui componenti erano partite Iva e, quindi, impossibilitati ad andare a lavorare a causa del Lockdown. E allora a maggio abbiamo iniziato a lavorare ad un’idea innovativa: cercare di dare un senso e organizzare bene questa osmosi tra famiglie che è nata spontaneamente”.
“Volete altre notizie? – conclude De Palo – Seguiteci perché tra qualche giorno vi chiederemo di darci una mano…”
Fonte: AgenSIR