Parte la campagna radicale per aprire la breccia della maternità in affitto «altruistica». Ma la sociologa femminista Daniela Danna non ci sta
Maria Sole Giardini è una «ragazza Roki»: affetta dalla Sindrome di Rokitansky, è nata senza utero. È lei la testimonial della nuova iniziativa dell’Associazione radicale Luca Coscioni per la regolamentazione della Gravidanza per altri (Gpa) nel nostro Paese, oggi vietata (debolmente). Ma c’è chi vorrebbe legalizzarla con la tattica già collaudata col suicidio assistito, protagonista dj Fabo: un caso singolo, umanamente toccante, che diventa emblematico per ottenere in via di eccezione una prima breccia, attraverso la quale poi – di ricorso in sentenza – creare col tempo le condizioni per una legittimazione senza più limiti. «Con Maria Sole ci stiamo preparando ad andare nei tribunali e a percorrere la via legale per far sì che, in assenza di una legge, la Gpa altruistica e solidale sia autorizzata nel nostro Paese, caso per caso». È chiaro che l’obiettivo vero è l’approdo a una normativa che superi il divieto di Gpa contenuto nella legge 40 sulla procreazione assistita, grazie al ‘cavallo di Troia’ dell’altruismo. Da lì a far cadere tutti gli argini il passo è breve: se la surrogazione di maternità verrà autorizzata per Maria Sole (che ha trovato tramite una selezione di candidature una donna disposta ad affrontare una gravidanza per lei), perché non dovrebbero averne diritto anche altre donne? E perché non un uomo? Il concetto stesso di Gpa solidale è per la stragrande maggioranza dei casi solo una finzione, come ha spiegato ieri su queste pagine Assuntina Morresi nella sua analisi sul caso inglese: per la madre ‘portatrice’ c’è sempre un compenso, anche se mascherato da rimborso spese.
Non c’è differenza tra maternità surrogata commerciale e altruistica: c’è sempre un compenso per la donna che rinuncia al legame col figlio che ha portato in grembo per nove mesi. È molto netta Daniela Danna, sociologa già all’Università Statale di Milano e ora all’Università del Salento, ricercatrice sulle questioni di genere e autrice di numerosi libri sulla surrogazione di maternità, o Gestazione per altri (Gpa).
Leggi l’intervista di Antonella Mariani a Daniela Danna su Avvenire